sabato 13 marzo 2021

Mons. Gaetano Pollio. Croce d'oro tra le sbarre.

                                                                                    



                    AI FRATELLI SENZA DIO

                    Affinché nelle tenebre dell’errore
                    e degli orrori risplenda loro la
                    Luce…




Basterebbe questa sua dedica – posta in esergo al libro, edito dal PIME con lo stesso titolo di questo ricordo – per sintetizzare la vicenda terrena di Mons. Gaetano Pollio, già Arcivescovo Metropolita di Kaifeng in Cina e Arcivescovo Primate di Salerno, nel trentennale del suo Dies natalis, il 13 marzo del 1991.

Un successore degli Apostoli cioè, memore dell’essentia del consacrato: un uomo di Dio, che vive nel mondo senza essere del mondo; che spende la sua vita per rischiarare le tenebre dell’errore e degli orrori, con la Luce di Chi è via, verità e vita; che vive nella sua carne la Passione di Cristo, testimoniandoLo fino alla reclusione, avvenuta il 1° aprile 1951, “perché ostacolavo nella mia arcidiocesi il nuovo movimento della chiesa nazionale [scismatica, prona alle disposizioni del partito comunista cinese]”.