mercoledì 23 ottobre 2019

Fu legale l'operazione?


In un villaggio di nome Levroux avendo voluto [Martino] ugualmente abbattere un tempio che una falsa superstizione aveva colmato di ricchezze, la folla dei pagani gli oppose resistenza [...]. E così si ritirò nelle immediate vicinanze; là per tre giorni, vestito del cilicio e coperto di cenere, in continui digiuni e orazioni, pregava il Signore, affinché la virtù divina distruggesse quel tempio, poiché la mano dell'uomo non aveva potuto abbatterlo. Allora si presentarono all'improvviso due angeli armati di lancia e di scudo a guisa di milizia celeste, dicendosi inviati dal Signore per fugare quella rustica moltitudine e portare aiuto a Martino, affinché nessuno, mentre il tempio veniva demolito, opponesse resistenza: ritornasse dunque e devotamente compisse l'opera intrapresa. Così riandato al villaggio [...] demoliva fin dalle fondamenta il tempio profano [e] ridusse in polvere tutte le are e le statue.

Tratto da Sulpicio Severo, Vita Sancti Martini [di Tours], XIV, cit. in Richard Fletcher (1944-2005), La conversione dell'Europa. Dal paganesimo al cristianesimo. 371-1386, trad. it. Tea, Milano 2003, p. 62.

Immagine: Ignoto, San Nicola distrugge gli idoli pagani, Monastero di Esphigmenou (Grecia)

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