sabato 23 dicembre 2023

Meditazioni per la Quarta domenica di Avvento

Adoriamo il Verbo incarnato nel seno di Maria, il quale sospira ed anela il momento della sua comparsa sulla terra per salvarci. Ammiriamo questo gran mistero di amore e di bontà, per cui un Dio si è rivestito della nostra carne per espiare i nostri peccati: mistero che lo Spirito Santo ha attestato con tanti miracoli; mistero che ha avuto gli Angeli per testimoni, ed è stato predicato alle nazioni, creduto nel mondo, assunto in gloria. E non è forse giusto che con maggiore devozione ci prepariamo a celebrare un tanto mistero alla vigilia di questa grande solennità? 

sabato 16 dicembre 2023

Meditazioni per la Terza domenica di Avvento

Uniamoci all'Apostolo S. Paolo, prostrato innanzi all'Eterno Padre, per sollecitare in favore dei fedeli di Efeso una conoscenza sempre più profonda di Gesù Cristo e del suo amore, conoscenza che supera ogni scienza. Desideriamo ardentemente per noi questa divina conoscenza, e domandiamo a Dio, per l'anima nostra con tutto l'ardore dei nostri sospiri, dicendo: Signore, fate che io vi conosca, finché vi ami.


domenica 10 dicembre 2023

Meditazioni per la Seconda domenica di Avvento

Rendiamo i nostri omaggi al Verbo Incarnato nel seno di Maria: adoriamolo come il Desiderato delle nazioni; ammiriamolo come il sovrano Signore, che per amore è giunto ad annientarsi; ringraziamolo di essersi incarnato per la nostra salute, e se non possiamo ringraziarlo quando è degno, offriamogli almeno gli omaggi di Maria, dei Santi Angeli e di tutti i Santi del Cielo e della terra.

 

sabato 2 dicembre 2023

Meditazioni per la Prima domenica di Avvento

Adoriamo lo Spirito di Dio, che ispira alla Chiesa l'istituzione dell'Avvento per prepararci alla grande solennità del Natale, di cui questo tempo è come la vigilia. Dice San Carlo: Vigilia che non deve sembrare troppo lunga a chiunque apprezzi l'eccellenza della festa alla quale si prepara. A tale effetto la Chiesa, levando gli occhi al Cielo, esclama: O Dio! Venite con la vostra grazia onnipotente a disporre i nostri cuori, e anche dice a noi nell'epistola di questo giorno: Uscite dalla vostra sonnolenza, risvegliatevi, figli degli uomini, preparate i vostri cuori: la nascita del salvatore si avvicina. E però sostituisce ai suoi ornamenti di festa vesti di penitenza, e alle sue preghiere ordinarie preghiere speciali e più lunghe; e per quanto può, chiama sui pulpiti predicatori straordinari, che in accenti di voce nuova possano con più efficacia muovere i cuori. Entriamo volentieri nello spirito della Chiesa, facendo nostri, in questo santo tempo i suoi sentimenti.

mercoledì 5 luglio 2023

Card. Müller: Il papa. Missione e ministero

 

Venerdì 22 settembre 2023, h. 18:00
 
Il card. Gerhard L. Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, presenterà il libro "Il papa. Missione e ministero". Presenta e modera Giovanni Formicola.
 
Salone della Camera di Commercio
via S. Aspreno 2 (p.zza Borsa) NAPOLI
 

 

lunedì 10 aprile 2023

Sul mangiare carne

Georg Friedrich Stettner († 1639), Cristo nella casa di Marta e Maria


[…] Gli zoofili perdono troppo di vista Io scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono state da Dio create, cioè a servizio e uso dell’uomo. Infatti la morale cattolica insegna che gli animali non hanno alcun diritto nei riguardi dell’uomo; l’uomo deve, però, come creature di Dio, trattarli bene e non abusare di loro. Maltrattare gli animali è peccato (non facilmente grave) soprattutto perché rende l'uomo duro, crudele, insensibile alle sofferenze anche del prossimo. Però non ogni atto che fa soffrire un animale è un maltrattamento. Far soffrire un animale senza alcuna ragione e maltrattarlo è esercitare un atto di crudeltà. Se noi soffriamo per il nostro bene, a fortiori è giusto che l’animale soffra per lo stesso nostro bene. Ma far soffrire un animale senza ragione proporzionata o peggio avere piacere delle sofferenze causate agli animali e farli soffrire solo per avere piacere è riprovevole e crudele. È quindi necessario educare il popolo e soprattutto i fanciulli alla consuetudine di trattare bene gli animali e avere per loro una certa riverenza, che è dovuta a ogni creatura di Dio.


Bender L, Protezione degli animali, in Dizionario di teologia morale, Roma, 1955

domenica 9 aprile 2023

Meditazioni per la Domenica di Risurrezione

Innalziamo questa mattina dal nostro cuore giocondo tutti i sentimenti di cui è capace, di lode, di adorazione e di amore a Gesù risuscitato. Rallegriamoci ed esultiamo, poiché è questo il giorno della vittoria e del trionfo del Signore nostro Gesù Cristo. Uniamoci agli Angeli per cantare gloria a Dio: Alleluia.


I. La risurrezione di Gesù Cristo è il trionfo della nostra fede. - Gesù Cristo è veramente risuscitato. Gli Apostoli che lo attestano ed hanno sigillato col sangue la loro testimonianza, non hanno potuto ingannarsi, poiché hanno conversato con lui per quaranta giorni; non hanno voluto ingannarci, poiché i loro più cari interessi in questo mondo e nell'altro a ciò si opponevano, e d'altronde se Gesù Cristo non fosse risuscitato, sarebbe apparso gli occhi loro un impostore che li aveva burlati, predicando loro la sua risurrezione; né avrebbero potuto ingannarci, quando anche lo avessero voluto, poiché i soldati romani, preposti alla custodia del sepolcro, non avrebbero lasciato rapire il corpo. È dunque ben certo, o Signore Gesù, che siete veramente risuscitato; e dunque ben certo conseguentemente che siete il gran Dio onnipotente, poiché un uomo morto non può ritornare in vita da se stesso, dopo tre giorni dalla sua morte. Dio solo, padrone della vita e della morte è capace di un tal prodigio. O santa festa di Pasqua, quanto mi sei cara! La risurrezione del mio Salvatore è per me la prova incontestabile della sua divinità, e perciò solo la garanzia di tutte le mie credenze. Se Gesù Cristo è Dio, la sua Religione e divina; il Vangelo, che è la sua parola, e divino; i sacramenti da lui istituiti sono divini; la Chiesa fondata da lui e divina; e credendo in lui sono sicuro di non ingannarmi, così sicuro come se fossi già nel cielo a contemplare la verità apertamente. Seguendo la mia fede, io cammino dunque dietro una guida infallibile, e facendo i sacrifici che mi comanda, so che non perdo la mia fatica e che Dio mi ricompenserà. Invano l'incredulo attacca la mia credenza; invano le nazioni fremono, i Giudei gridano allo scandalo, ed i gentili alla follia: Gesù Cristo risuscitato risponde a tutti e non vi p obiezione che non si spezzi contro la pietra del sepolcro del Redentore. Quale consolazione, quale trionfo per la fede, la quale non ha bisogno che di questo solo fatto per essere altamente giustificata! Quanto è ben giusto quindi, di rianimarla in questo bel giorno, di credere alle cose che ci insegna la religione come se noi li vedessimo, e di mostrarci pieni di fede nella mente, nel cuore, nella condotta, nel linguaggio, nella preghiera e nel luogo santo, dappertutto, e sempre!