Georg Friedrich Stettner († 1639), Cristo nella casa di Marta e Maria |
[…] Gli zoofili perdono troppo di vista Io scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono state da Dio create, cioè a servizio e uso dell’uomo. Infatti la morale cattolica insegna che gli animali non hanno alcun diritto nei riguardi dell’uomo; l’uomo deve, però, come creature di Dio, trattarli bene e non abusare di loro. Maltrattare gli animali è peccato (non facilmente grave) soprattutto perché rende l'uomo duro, crudele, insensibile alle sofferenze anche del prossimo. Però non ogni atto che fa soffrire un animale è un maltrattamento. Far soffrire un animale senza alcuna ragione e maltrattarlo è esercitare un atto di crudeltà. Se noi soffriamo per il nostro bene, a fortiori è giusto che l’animale soffra per lo stesso nostro bene. Ma far soffrire un animale senza ragione proporzionata o peggio avere piacere delle sofferenze causate agli animali e farli soffrire solo per avere piacere è riprovevole e crudele. È quindi necessario educare il popolo e soprattutto i fanciulli alla consuetudine di trattare bene gli animali e avere per loro una certa riverenza, che è dovuta a ogni creatura di Dio.
Bender L, Protezione degli animali, in Dizionario di teologia morale, Roma, 1955