domenica 10 dicembre 2023

Meditazioni per la Seconda domenica di Avvento

Rendiamo i nostri omaggi al Verbo Incarnato nel seno di Maria: adoriamolo come il Desiderato delle nazioni; ammiriamolo come il sovrano Signore, che per amore è giunto ad annientarsi; ringraziamolo di essersi incarnato per la nostra salute, e se non possiamo ringraziarlo quando è degno, offriamogli almeno gli omaggi di Maria, dei Santi Angeli e di tutti i Santi del Cielo e della terra.

 



I. Santi affetti verso il mistero dell'Incarnazione. - I santi affetti sono l'alimento della vita e della pietà. Sono come l'incenso gettato nel fuoco della carità di cui mantengono ed aumentano la fiamma. Sono come la manna del deserto che si adattano a tutti i gusti e soddisfano tutti i bisogni dell’anima. Sono come il sapore di tutti i misteri, ne spremono il succo e la grazia e li fanno dolcemente e quasi spontaneamente discendere nell'animo che riflette. Così, per esempio, chi può contemplare il Verbo incarnato in Maria Santissima, senza esprimere a tutte ed a ciascuna delle tre Persone divine la sua ammirazione e la sua lode, per la parte da Esse presa in questo gran mistero? Chi non dovrà esclamare rivolto al Padre: "O Padre santo, quanto mi rallegro con voi di questo primo tempio cristiano eretto in Maria Santissima, dove avete ricevuto la prima adorazione degna di voi! Quanto vi ringrazio di aver dato il vostro Figlio unigenito, ed immolato l'innocente per salvare l'uomo colpevole!” E rivolto al Verbo incarnato: “Figlio eterno di Dio, con quale gioia vi contemplo in questo tabernacolo vivente, in cui venite a ricevere i nostri omaggi, in questo trono dove vi compiacete di essere adorato e benedetto, in questa sede di giustizia in cui amate di perdonare, in questo letto di riposo in cui volete avere le debite congratulazioni, in questo paradiso della terra dove volete essere amato! Oh! Davanti a questo santuario di amore, non posso parlarvi che di amore. Mi do a voi per sempre. Vi do tutto quello che sono, perché voi facciate in me tutto quello che vi piacerà. Invoco e desidero in me il vostro spirito per dirigermi, il vostro cuore per accendermi, la vostra santa vita per essere mia vita. Vi amo, ma fate che vi ami sempre di più; infiammatemi sempre di amore, o mio Dio, perché tutto vi devo; senza di voi sarei perduto, per mezzo vostro sarò salvo purché lo voglia”. Rivolto finalmente allo Spirito Santo: “O Spirito Divino, che avete formato questo corpo sì puro, che gli avete unito un'anima sì bella, ed avete uniti l'uno e l'altra al Verbo in unità di persona, a voi gloria, lode, amore per questo mistero che è opera vostra”. E rivolto a Maria chi non esclamerà: “O Madre di Dio, quanto siete grande, quanto siete ammirabile! In voi sono concentrati tutti gli splendori dei Santi, tutte le perfezioni degli Angeli; Voi partecipate a tutta la santità di vostro Figlio; egli vive Voi e Voi vivete in lui. Ammiro in Voi la sua umiltà, la sua dolcezza, la sua bontà, la sua pazienza, la sua obbedienza, la sua preghiera continua. Nulla fate che in Gesù e per Gesù. O Madre mia, che consolazione ho di contemplare la vostra Santità, lodarla e benedirla! Con questi affetti ed altri simili, l'anima si prepara degnamente alla grande festa del Natale. Risolviamo di prepararci così.

II. Atti della vita cristiana propria del santo tempo dell’Avvento. - Per mettere la nostra vita in rapporto con un tempo sì santo, dobbiamo volgere l'animo alla perfezione delle nostre azioni ordinarie, ad una maggiore riserva delle nostre parole, ad una maggiore attenzione nelle nostre preghiere, e soprattutto agli atti di virtù, a cui accenna il profeta Isaia, come mezzi per preparare la via al Messia che deve venire. Raddrizzate i sentieri del nostro Dio, dice egli, vale a dire: andate a Dio con perfetta rettitudine di cuore, cercando Lui solo in tutto, mirando ad ogni cosa di piacere a Lui solo. Che ogni valle si colmi, e che ogni monte o collina si abbassi, vale a dire: esercitatevi nell'umiltà, nella semplicità, nella moderazione. Raddrizzate le vie tortuose, cioè: abbandonate le vie del mondo che sono doppiezza e menzogna, per seguire le vie di Dio che sono verità e rettitudine. Che le strade scabrose siano appianate, vale a dire: correggete l'asprezza del vostro carattere, le crudezza del vostro amore, per essere miti e benevoli verso tutti. La rettitudine e la semplicità, l'umiltà e la dolcezza, ecco le virtù, con le quali dobbiamo preparare la via a Gesù Cristo, se vogliamo che venga nei nostri cuori. Questa preparazione ci costerà sforzi e sacrifici, ma ci condurrà al Cielo. Gesù cammina alla nostra testa, Egli che per il primo ha fatto molto di più di ciò che ci domanda; e se il viaggio è duro ad una mollezza che esita, è dolce a chi cammina risoluto. La gioia della buona coscienza fa che non si senta la pena. Credete ai Santi che ne han fatto esperienza.

tratto da: Hamon-Bertola, Meditazioni e colloqui eucaristici.

Nessun commento:

Posta un commento