mercoledì 6 novembre 2024

Elezioni USA 2024


In democrazia - massime nella democrazia moderna contemporanea - non importa tanto chi vince, ma chi perde.
 
Questo perché, nella migliore delle ipotesi, nessun vincitore sarebbe l'ideale, cioè mai avrebbe un intento di restaurazione della civiltà cristiana, cioè del Regno sociale di Cristo, cioè contro-rivoluzionario - naturalmente tendenziale, perché la Contro-Rivoluzione non avviene con atti d'imperio politico, bensì è un processo, anzitutto spirituale e culturale -, ma tutt'al più potrebbe essere una sorta di kat'echon, cioè solo oggettivamente un fattore che trattiene, rallenta, non inverte, il processo opposto, quello rivoluzionario anti-cristiano.
 
Invece, a perdere potrebbe essere chi avrebbe dato un'accelerazione, anche violenta, a questo processo rivoluzionario. Ed è il massimo che si può chiedere alle elezioni democratiche.
 
Quindi, ed è questo che dà ragione a Rod Dreher, dalla politica, cioè dalle elezioni, un contro-rivoluzionario serio si attende non la Cristianità, ma al più una maggiore agibilità operativa, una condizione in cui non sia impedito se non perseguitato, ed una minore spinta rivoluzionaria sui temi nodali, che sono anzitutto morali (famiglia, aborto, eutanasia, omosessualismo, genderismo, compravendita dei figli, etc.), e poi socio-economici (proprietà, libertà economica, respiro fiscale e non persecuzione, etc.).
 
Così, approfittando dell'eventuale sconfitta del cattivissimo di turno, lungi dal credere d'aver "vinto", il contro-rivoluzionario maturo e quindi consapevole deve mettersi in scia del vento elettorale (quindi sociale) che frena la Rivoluzione, e continuare a combatterla sul terreno civico-culturale, non senza, anzi metodicamente con, una decisa e fondante caratura spirituale, cioè sacramentale ed orante.
 
Queste considerazioni, che intendo paradigmatiche, le applico ovviamente alle elezioni americane. 
 
La vera buona notizia, dunque - al di là della soddisfazione di vedere certe facce verdi di politici e giornalisti, e le soddisfazioni danno benzina -, è la sconfitta della signora Harris. Chi ha perso è un'autentica strega, in senso forte, cioè una persona malefica (come se in Italia avesse vinto e governato la signora Bonino, e il paragone, nonché casuale, è carico di amarezza), una donna che sostiene l'omicidio del bambino in utero (e magari anche fuori di esso) fino al nono mese, oltre tutto, TUTTO, il resto dell'arsenale rivoluzionario, cui avrebbe dato la massima implementazione possibile. L'amministrazione da cui esce vedeva l'agenda omosessualista come un fattore di sicurezza nazionale, e non si capisce davvero come certe persone potessero continuare a stare da quella parte, confondendola con quello che fu Occidente con la maiuscola, e che è invece solo un occidente con la minuscola, puramente geografico.
 
Quanto a Trump, vedremo - per rimanere in USA, wait and see -, ma certo egli rappresenta un segno, il segno che il vento può cambiare direzione, ad onta del potentissimo e monopolista apparato finanziario, mediatico, politico, schierato contro tale cambiamento di direzione.
 
Ed ora all'opera: le condizioni cambieranno e miglioreranno oltre i confini statunitensi (vediamo come volterà gabbana la nostra meloncina, orfana di papà Biden), e se vince pure Putin...
 
Giovanni Formicola

sabato 23 dicembre 2023

Meditazioni per la Quarta domenica di Avvento

Adoriamo il Verbo incarnato nel seno di Maria, il quale sospira ed anela il momento della sua comparsa sulla terra per salvarci. Ammiriamo questo gran mistero di amore e di bontà, per cui un Dio si è rivestito della nostra carne per espiare i nostri peccati: mistero che lo Spirito Santo ha attestato con tanti miracoli; mistero che ha avuto gli Angeli per testimoni, ed è stato predicato alle nazioni, creduto nel mondo, assunto in gloria. E non è forse giusto che con maggiore devozione ci prepariamo a celebrare un tanto mistero alla vigilia di questa grande solennità? 

sabato 16 dicembre 2023

Meditazioni per la Terza domenica di Avvento

Uniamoci all'Apostolo S. Paolo, prostrato innanzi all'Eterno Padre, per sollecitare in favore dei fedeli di Efeso una conoscenza sempre più profonda di Gesù Cristo e del suo amore, conoscenza che supera ogni scienza. Desideriamo ardentemente per noi questa divina conoscenza, e domandiamo a Dio, per l'anima nostra con tutto l'ardore dei nostri sospiri, dicendo: Signore, fate che io vi conosca, finché vi ami.


domenica 10 dicembre 2023

Meditazioni per la Seconda domenica di Avvento

Rendiamo i nostri omaggi al Verbo Incarnato nel seno di Maria: adoriamolo come il Desiderato delle nazioni; ammiriamolo come il sovrano Signore, che per amore è giunto ad annientarsi; ringraziamolo di essersi incarnato per la nostra salute, e se non possiamo ringraziarlo quando è degno, offriamogli almeno gli omaggi di Maria, dei Santi Angeli e di tutti i Santi del Cielo e della terra.

 

sabato 2 dicembre 2023

Meditazioni per la Prima domenica di Avvento

Adoriamo lo Spirito di Dio, che ispira alla Chiesa l'istituzione dell'Avvento per prepararci alla grande solennità del Natale, di cui questo tempo è come la vigilia. Dice San Carlo: Vigilia che non deve sembrare troppo lunga a chiunque apprezzi l'eccellenza della festa alla quale si prepara. A tale effetto la Chiesa, levando gli occhi al Cielo, esclama: O Dio! Venite con la vostra grazia onnipotente a disporre i nostri cuori, e anche dice a noi nell'epistola di questo giorno: Uscite dalla vostra sonnolenza, risvegliatevi, figli degli uomini, preparate i vostri cuori: la nascita del salvatore si avvicina. E però sostituisce ai suoi ornamenti di festa vesti di penitenza, e alle sue preghiere ordinarie preghiere speciali e più lunghe; e per quanto può, chiama sui pulpiti predicatori straordinari, che in accenti di voce nuova possano con più efficacia muovere i cuori. Entriamo volentieri nello spirito della Chiesa, facendo nostri, in questo santo tempo i suoi sentimenti.

mercoledì 5 luglio 2023

Card. Müller: Il papa. Missione e ministero

 

Venerdì 22 settembre 2023, h. 18:00
 
Il card. Gerhard L. Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, presenterà il libro "Il papa. Missione e ministero". Presenta e modera Giovanni Formicola.
 
Salone della Camera di Commercio
via S. Aspreno 2 (p.zza Borsa) NAPOLI
 

 

lunedì 10 aprile 2023

Sul mangiare carne

Georg Friedrich Stettner († 1639), Cristo nella casa di Marta e Maria


[…] Gli zoofili perdono troppo di vista Io scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono state da Dio create, cioè a servizio e uso dell’uomo. Infatti la morale cattolica insegna che gli animali non hanno alcun diritto nei riguardi dell’uomo; l’uomo deve, però, come creature di Dio, trattarli bene e non abusare di loro. Maltrattare gli animali è peccato (non facilmente grave) soprattutto perché rende l'uomo duro, crudele, insensibile alle sofferenze anche del prossimo. Però non ogni atto che fa soffrire un animale è un maltrattamento. Far soffrire un animale senza alcuna ragione e maltrattarlo è esercitare un atto di crudeltà. Se noi soffriamo per il nostro bene, a fortiori è giusto che l’animale soffra per lo stesso nostro bene. Ma far soffrire un animale senza ragione proporzionata o peggio avere piacere delle sofferenze causate agli animali e farli soffrire solo per avere piacere è riprovevole e crudele. È quindi necessario educare il popolo e soprattutto i fanciulli alla consuetudine di trattare bene gli animali e avere per loro una certa riverenza, che è dovuta a ogni creatura di Dio.


Bender L, Protezione degli animali, in Dizionario di teologia morale, Roma, 1955