lunedì 10 aprile 2023

Sul mangiare carne

Georg Friedrich Stettner († 1639), Cristo nella casa di Marta e Maria


[…] Gli zoofili perdono troppo di vista Io scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono state da Dio create, cioè a servizio e uso dell’uomo. Infatti la morale cattolica insegna che gli animali non hanno alcun diritto nei riguardi dell’uomo; l’uomo deve, però, come creature di Dio, trattarli bene e non abusare di loro. Maltrattare gli animali è peccato (non facilmente grave) soprattutto perché rende l'uomo duro, crudele, insensibile alle sofferenze anche del prossimo. Però non ogni atto che fa soffrire un animale è un maltrattamento. Far soffrire un animale senza alcuna ragione e maltrattarlo è esercitare un atto di crudeltà. Se noi soffriamo per il nostro bene, a fortiori è giusto che l’animale soffra per lo stesso nostro bene. Ma far soffrire un animale senza ragione proporzionata o peggio avere piacere delle sofferenze causate agli animali e farli soffrire solo per avere piacere è riprovevole e crudele. È quindi necessario educare il popolo e soprattutto i fanciulli alla consuetudine di trattare bene gli animali e avere per loro una certa riverenza, che è dovuta a ogni creatura di Dio.


Bender L, Protezione degli animali, in Dizionario di teologia morale, Roma, 1955


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[…] Non essendo il vegetarianismo contrario di per sé alla salute, cibarsi di cibi esclusivamente vegetali è azione di per sé indifferente. Se indirizzata a fine buono, ad esempio a s dopo di mortificazione, diviene azione buona, come diviene cattiva se lo si faccia per motivi peccaminosi: per esempio perché si ritiene che uccidere un animale e mangiarne la carme sia proibito da Dio.


Rizzo C, Vegetarianismo, in Dizionario di teologia morale, Roma, 1955


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Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. (Lc 24,41-43)

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